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Alcune considerazioni e spiegazioni

 

I fenomeni fisici non sono mai un fine a se stessi: talvolta essi sono il tramite di manifestazioni di disincarnati legati da rapporti affettivi con qualcuno dei presenti, altre volte essi hanno invece lo scopo più diretto di richiamare l'attenzione sulla straordinarietà delle forze che presiedono alle manifestazioni. In ogni caso, però, tali fenomeni sono volti a predisporre i presenti a credere all'autenticità delle "fonti" e, conseguentemente, a meditare in tutta disponibilità interiore l'insegnamento delle Guide Spirituali.

 

Così Dali ha spiegato il perchè dei fenomeni.

 

"... Le riunioni cosiddette spiritiche o hanno lo scopo di svegliare l'attenzione degli uomini, far loro capire che esiste molto di più di quello che cade sotto i sensi fisici e che appartiene al piano fisico, o hanno lo scopo di insegnare.
In un primo tempo dello spiritismo si aveva una grande sperimentazione di fenomeni fisici, altrimenti oggi lo spiritismo non esisterebbe più. Se non vi fossero stati dei fenomeni che per loro stessi costituivano delle prove di intervento di qualcosa di sconosciuto, se fino dall'inizio si fosse parlato solo di "insegnamento spirituale" lo spiritismo molto probabilmente non sarebbe riuscito a fare più scalpore di quanto lo faccia una setta religiosa. 

Invece l'attenzione degli nomini fu colta nel modo che voi tutti sapete. Ma il vero scopo dell'esistenza delle sedute medianiche è l'insegnamento; perciò, quando si è potuto accertare che il fenomeno esiste, quando è dimostrato che non siamo di fronte a quegli isterici vaniloqui privi di ogni controllo che molto sovente si chiamano sedute spiritiche o medianiche, allora le porte della comunicazione devono aprirsi; ma la comunicazione fra il mondo degli incarnati ed mondo dei disincarnati, per essere all'altezza del miracolo  che rappresenta, deve superare ogni insegnamento umano, deve andare oltre ciò che gli ottimi filosofi del passato o del presente possono enunciare, di ciò che la scienza umana ha scoperto fin qui

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... Fino dal tempo in cui abbiamo cominciato a portarvi il nostro insegnamento, cioè da quando avete cominciato a  rendervi conto che queste comunicazioni non potevano costituire un passatempo né un mezzo per soddisfare le vostre curiosità umane, noi abbiamo curato che questa cerchia di amici che liberamente si riunivano, libera rimanesse nel tempo, estranea ad ogni forma di organizzazione perché siamo convinti che le organizzazioni che acquistano una personalità propria finiscono col perdere il contatto diretto con l'uomo, la capacità di comunicare col singolo al di là di ogni barriera ideologica. Noi abbiamo fiducia nell'opera individuale, nell'aiuto che l'uno può dare all'altro direttamente, senza che il beneficato debba abbracciare come contropartita una ideologia o una religione. Per questo motivo - ed anche per altri - vi abbiamo spinto alla riservatezza e non vi abbiamo mai spinti a credere di essere voi, e noi, investiti da una speciale missione divina. 

 

A distanza di trent'anni dalle prime comunicazioni, volgendovi nel tempo ad esaminare la nostra opera, vi sarà facile vedere il programma che abbiamo svolto, che non appariva e non appare, nel momento in cui passo su passo lo attuiamo.

 

Lo scopo delle nostre comunicazioni non è quello di provare l'esistenza obiettiva dei fenomeni fisici, né della sopravvivenza di un quid immateriale alla morte del corpo. O meglio, abbiamo provato tutto ciò ad ognuno di voi, ma se avessimo voluto provarlo all'opinione pubblica, ci saremmo serviti di questo strumento in quel senso, ottenendo forse fenomeni più rilevanti di quelli che comunemente osservate. Ma che scopo avrebbe dimostrare alla generalità degli uomini la sopravvivenza dell'essere? Forse imbrigliare ancora di più l'azione dell'uomo con la paura dell'aldilà o con la preoccupazione di procurarsi un avvenire radioso dopo la morte? No!

 

Quando gli elementi sono stati forniti, ciascuno, - a questo punto dell'evoluzione - deve trovare da solo la propria certezza. Quindi con gli altri comportatevi come noi ci comportiamo con voi: lasciate che ciascuno scopra da se stesso di che cosa ha bisogno, viva libero nelle sue convinzioni, subisca gli effetti delle cause liberamente mosse. Fornite gli elementi e lasciate che ciascuno tragga la sua conclusione finale."

 

Il fenomeno per eccellenza e stato l'apporto, ovvero la materializzazione tra le mani del medium o nel luogo dove avviene la seduta, di un qualcosa, generalmente un oggetto, che non era presente prima nella stanza e che può essere "prelevato"mediante una smaterializzazione in uno spazio-tempo diverso da quello della seduta e quindi rimaterializzato all'interno della cerchia, o può essere invece costruito appositamente per l'occasione.

Nel caso di Roberto Setti, a presiedere ai vari fenomeni era generalmente la Guida fisica del Cerchio, ovvero Michel, il quale accompagnava le varie materializzazioni con pochi cenni esplicativi, talvolta semplicemente chiamando a sè colui al quale era destinato in dono l'apporto, altre volte rivelando succintamente le meccaniche del fenomeno e introducendo elementi di chiarezza sulla formazione atomica e subatomica della materia, con questo anticipando di molti anni le successive scoperte della moderna fisica di quark, particelle, corpuscoli, quanti, etc..

Michel spiega così come la materia condotta allo stato di energia possa essere ricombinata quale era utilizzando una sorta di intelaiatura astrale che ogni oggetto possiede e che permane anche dopo la sua smaterializzazione, sulla quale intelaiatura vanno poi riamalgamate le particelle atomiche e subatomiche, fino a modellarle di nuovo nella forma che l'oggetto aveva; oppure in quella forma che si desidera ottenere e per la quale va predisposta una apposita intelaiatura.

Maggiori spiegazioni si possono trovare nella pagina delle testimonianze o nella pagina degli articoli apparsi sui giornali.