Sull'amicizia e l'amore tra gli uomini.

 

 

Ci siamo tutti conosciuti in una vita o nell'altra. Capisco che a voi colpisca particolarmente il fatto di esservi conosciuti nella vita attuale, ma questa è una cosa estremamente relativa. 

Che vi siate incontrati o che vi incontriate in questa vita non significa che sia la prima volta. La prima volta che si incontra una persona, in genere rimane indifferente o addirittura si ha per essa un'antipatia. Ma quando c'è un incontrarsi simpatico e reciproco, ci potete giurare che vi siete già incontrati prima, in una vita o in un'altra. In senso generale direi: voi che vi frequentate, che state bene assieme, eccetera, vi siete certamente già incontrati. Ma tutti noi ci siamo conosciuti in un'occasione o in un'altra, in una veste o nell'altra, in un periodo o nell'altro, in un'epoca o in un'altra.

 

Non ha nessuna importanza il come e il quando, ossia la contingenza mediante la quale siamo venuti in contatto, abbiamo iniziato a costruire una catena affettuosa che non si spezzerà mai più, che continuerà per sempre. Vita dopo vita, attimo dopo attimo aggiungeremo anelli a questa catena d'affetto, d'amore, in una forma o nell'altra, non importa quale: quel che conta è questo aggiungere anelli, da una personalità all'altra, soprattutto da un essere all'altro.

Una volta avviata la catena d'amore nessuno può romperla, e la conoscenza diventa qualcosa di più di un incontro occasionale, come può apparire nella dimensione fisica.